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Voglio comprare un’auto d’importazione

Impara le procedure e i costi per comprare un’auto d’importazione

Accade spesso che molti automobilisti restano attratti dalle auto proposte dai mercati europei oltre confine. Ma non conoscendo gli effettivi costi e le procedure necessarie all’importazione abbandonano il desiderio di acquistarle.

Se anche tu hai individuato un’auto estera e vorresti proprio metterti alla sua guida, non abbandonare subito l’idea d’importarla, e stai tranquillo. 

I tuoi numerosi interrogativi sono giustificati ed è proprio per questo che voglio aiutarti. Ho scritto questo articolo proprio per illuminarti un percorso, che troppo frequentemente sembra faticoso per essere intrapreso. 

Ma ricordati che tutto è possibile……. figuriamoci acquistare un’auto d’importazione.

La prima cosa che vorrei affrontare deriva da una domanda che mi è stata rivolta un’infinità di volte:

è rischioso comprare un’auto d’importazione”. La cosa mi fa sorridere molto perché non riesco davvero a comprendere quali rischi ci possano essere. Devi sapere che le compravendite intracomunitarie esistono e sono totalmente regolamentate da disposizioni amministrative e fiscali. Basta conoscerle e seguirle alla lettera. 

Semmai la domanda da porsi è quanto sia rischioso, in una transazione del genere, affidarsi a un professionista anziché a un altro. Qui condivido la paura di chi deve affrontare l’acquisto di un’auto a prescindere dal fatto che sia italiana o estera. Certo è che in caso di acquisti intracomunitari bisogna fare un po’ di attenzione a chi, e a come, svolge le pratiche d’importazione.

A tal proposito voglio chiarirti alcune regole fondamentali che riguardano gli adempimenti fiscali e le procedure necessarie alle immatricolazioni italiane di autovetture importate dall’estero. Regole che subiscono continue modifiche grazie all’impegno costante delle forze di pubblica sicurezza, volto ad arginare il fenomeno dell’evasione fiscale.

La prima regola che devi assolutamente conoscere riguarda la responsabilità fiscale di chi importa l’autovettura, quindi del primo intestatario in Italia. 

Molti automobilisti si avvalgono, con buona fede, di rivenditori che fanno dell’evasione fiscale il fondamento della loro attività e che si promuovono come veri e propri importatori. Tralasciando però di specificare che per la nostra Agenzia delle Entrate il vero importatore è colui a cui verrà intestato il veicolo. 

Posso solo immaginare quali peripezie devono affrontare certi concessionari e quali dinamiche mettono in atto per approdare alla sempre più miracolosa immatricolazione di un’autovettura per la quale non verrà mai corrisposta l’IVA. 

Finte dichiarazioni e finte fatture, presentate alle agenzie addette alle immatricolazioni, generano e alimentano continue operazioni di polizia giudiziaria volte a contrastare un mostro che pian piano giungerà inevitabilmente alla deriva. Ma nonostante i numerosi e pressanti controlli effettuati, con lo scopo di contenere il fenomeno, ancora oggi, molti rivenditori riescono a targare autovetture a tutto spiano. 

Ovviamente l’automobilista di turno, qual ora fosse realmente vittima di una immatricolazione raggiunta senza il rispetto di certe normative fiscali, e qual ora l’illegalità venisse accertata, dovrà dimostrare tutta la sua buona fede. Dovrà mostrare, a supporto della sua tesi, il contratto di acquisto, la fattura con IVA esposta emessa dal commerciante, nonché la prova delle transazioni monetarie che dovranno coincidere perfettamente con l’importo della fattura pagata. 

In tal modo la responsabilità dell’illecito ricadrà per effetto logico sulla società venditrice che intanto nel corso degli anni avrà già calato le serrande per trasferirsi in altri lidi, con nomi e amministratori nuovi.

Per il cliente a questo punto il problema dovrebbe risolversi da un punto di vista legale se non fosse altro che il nostro governo sta già valutando l’ipotesi di fermare la circolazione dell’auto incriminata fino al pagamento di quanto evaso.

Ad essere sinceri mi sembra un’eventualità molta remota e poco garante dei diritti di chi è stato incastrato da un meccanismo incurante delle continue regolamentazioni governative, ma tutto potrebbe accadere.

Ma la cosa che voglio assolutamente dirti è che tutto questo discorso non ti deve far allontanare dall’idea di acquistare un’auto in Germania, così come in Austria, in Spagna o in qualsiasi altro paese Europeo. Ci sono le regole e basta conoscerle e rispettarle, per non incorrere mai nell’eventualità, anche remota, di essere chiamato a dimostrare la tua buona fede. 

Esistono molti rivenditori professionalmente seri, che fanno bene il proprio lavoro e che immatricolano le auto nel pieno rispetto di tutte le regole vigenti. Ovviamente quando ti trovi di fronte all’onestà vedrai lievitare il prezzo rispetto a chi adotta altri sistemi poco chiari.

Ora se la tua parola d’ordine è il risparmio ad ogni costo allora puoi anche prendere in considerazione l’idea di acquistare un’auto d’importazione al miglior prezzo proposto e non crearti il problema di comprendere con chi stai trattando. Se invece la parola risparmio dovesse significare acquistare una vettura d’importazione al giusto prezzo accontentandoti della certezza che proviene da un canale ufficiale, allora puoi prenderti il lusso di indirizzare la tua scelta verso quel rivenditore che non avrà remore a concederti almeno la visualizzazione della documentazione necessaria all’immatricolazione.

Esistono infatti alcune domande giuste da porre a un rivenditore d’auto d’importazione e alcune certificazioni da richiedere senza nessun tipo di scrupolo.

  1. L’acquisto dell’auto verrà formalizzato con fattura IVA esposta?
  2. Chi sarà il primo intestatario dell’auto?
  3. Se la risposta è “sarai tuil primo intestatario dell’auto” allora dovrai richiedere anche l’attestazione del pagamento dell’IVA attraverso il modello F24.
  4. Quale agenzia di pratiche auto procederà all’immatricolazione?

Ora, al di là di quanto possano impressionare tutti questi interrogativi, io spero che tu sia ancora convinto ad acquistare un’auto d’importazione, perché a mio avviso si riescono a trovare usati veramente impeccabili, in giro per l’Europa, che potrebbero davvero renderti soddisfatto e felice. Ma ricordati che tutto ha il suo giusto prezzo.

Se vuoi chiarirti i motivi che spingono molti ad acquistare all’estero ti invito a leggere acquistare auto d’importazione

Sei ancora deciso a procedere con l’acquisto di un’auto da importare? 

Allora ti invito a proseguire con questa lettura e ti spiegherò in brevi linee quali sono le procedure e i costi da affrontare.

A questo punto dovresti aver già individuato l’auto che più ha suscitato il tuo interesse. Ma se ti occorre una descrizione dettagliata su quali siti consultare e come procedere alla ricerca ti consiglio di leggere Ricerca auto da importare

Hai già individuato l’auto giusta? 

Concediti qualche minuto ancora e cercherò di fornirti le informazioni base per importare e immatricolare un’auto da un altro paese Europeo. 

Sembra che sia arrivato per te il momento di passare ai fatti. Ora devi affrontare una serie di procedure, a volte insidiose ma se effettuate nel modo giusto renderanno fluida la tua importazione.

Come in ogni tipo di compravendita esistono un insieme di regole, procedure e diverse accortezze da considerare per finalizzare il tuo acquisto nel migliore dei modi. 

Oggi proverò a spiegarti alcuni criteri da seguire e lo farò sulla base della mia esperienza e di alcune regole imprescindibili.

La prima cosa che devi sapere è che ogni auto ha il suo iter.

Molto dipende infatti dal paese in cui si trova l’auto e dal tipo di rivenditore con cui ti devi rapportare.

Infatti la prima cosa da fare è contattare il concessionario, che come visto in acquistare auto d’importazione, il più delle volte è tedesco. 

Dal rivenditore di turno dovrai assumere tutte quelle indicazioni utili per ricomporre la carta d’identità dell’auto che vuoi acquistare.

I primi dati da raccogliere riguarderanno ovviamente lo stato d’uso dell’auto e la documentazione relativa alla stessa nonché la conferma degli optional descritti nell’annuncio.

Solitamente nelle inserzioni tedesche riscontro una certa accuratezza nella descrizione delle caratteristiche della vettura proposta. Ma io resto sempre dell’avviso che l’errore umano può nascondersi dietro l’angolo ed è opportuno farsi riconfermare tutto telefonicamente. Quindi meglio accertare domanda dopo domanda le reali specifiche. 

Per essere ancora più sicuri della presenza di alcuni optional potresti anche decidere di verificare, attraverso il numero di telaio, tutti gli accessori dell’auto contattando semplicemente la casa madre con sede in Italia. Solitamente non è difficile ottenere questo tipo di informazioni.

Infatti molti Brand importanti, come Audi, mettono a disposizione degli automobilisti delle apposite sezioni facilmente consultabili, che offrono la possibilità di effettuare autonomamente queste verifiche online.

Come preannunciato prima, il passo successivo sarà concentrarti sulla verifica della documentazione dell’auto. 

Spesso le concessionarie tedesche rivendono auto provenienti dal Belgio, dalla Francia e anche dalla Danimarca, e saperlo ti sarà utile ai fini dell’immatricolazione. Ogni paese ha i suoi documenti e devono viaggiare assolutamente insieme all’auto e ricordati che ognuno ha la sua motorizzazione e le normative che la disciplinano sono differenti.

Quindi la prima cosa da richiedere è la provenienza dell’auto perché non devi mai dare per scontato che si tratti di autovetture immatricolate nel paese che stai contattando.

Questa richiesta è importante anche per scongiurare che l’auto non provenga da un paese extracomunitario. In tal caso, devi sapere che l’immatricolazione deve passare obbligatoriamente per alcune verifiche. Il tutto affinché sia certa la presenza di tutti quei requisiti strutturali previsti per la circolazione europea. In caso contrario sarà necessario adottare le giuste modifiche ed eseguire inevitabilmente un collaudo futuro.

Ti avviso che questa procedura è laboriosa e anche molto costosa. Quindi l’ipotesi di acquistare auto extracomunitarie e non ancora immatricolate in Europa, oltre a rendere più complesso il tuo acquisto, ne farà lievitare il prezzo in modo esponenziale.

La verifica dei documenti è anche indispensabile per verificare l’attuale proprietà del veicolo. 

Ora ti spiego l’importanza di questo dato.

Quando sei interessato ad un autoveicolo di provenienza straniera, puoi trovarti di fronte a diverse metodologie di vendita.

La prima sostanziale differenza è quella relativa all’IVA imposta sul valore aggiunto. L’auto può essere venduta con IVA esposta oppure ai regimi del margine.

L’ultimo caso prevede che la commercializzazione dell’auto è esente dal pagamento dell’IVA.

In tal caso potresti avere due alternative. Sei di fronte a un venditore privato oppure ad un rivenditore del settore che sta vendendo per conto di un privato (vendita conto terzi) o semplicemente sta vendendo un mezzo che non è più soggetto all’imposta.

Questo non preclude assolutamente il tuo acquisto, ma devi considerare alcune questioni. 

La prima è relativa al fatto che molto probabilmente la scelta di acquistare, ad esempio, in Germania, deriva dal fatto di voler comprare un’auto certificata dalla casa madre (importante caratteristica alla base di un effettivo risparmio).

Purtroppo questo valore aggiunto cessa di esistere quando ti rapporti con un privato perché il buon esito della compravendita viene messa a rischio anche per la mancanza del presupposto di garanzia del rivenditore. Ma nel caso che tu sia convinto ad acquistare, magari confortato dal fatto che si tratti di un conto vendita oppure allettato da un prezzo veramente conveniente, resterà indispensabile capire che tipo di privato è il momentaneo possessore dell’auto. 

Nel caso in cui il privato fosse una persona fisica allora, molto probabilmente, non avrai problemi nella successiva fase d’immatricolazione.

In caso contrario, se dovesse risultare quale intestario dell’auto una società, allora potresti avere problemi in sede di censimento del telaio negli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Infatti l’organo di verifica nutrirà ovvie diffidenze verso questo prodotto che dovrebbe essere soggetto ad IVA in quanto intestato a una società ma che viene venduto ai regimi del margine. Potrà avere sospetti nei confronti della documentazione a tuo supporto e una giusta cautela comporterà complicazioni . Sarai fortunato se provocheranno solo un rallentamento della pratica d’immatricolazione.

Quindi richiedi la documentazione dell’auto (il rispettivo del libretto in Italia) e verifica l’intestazione dell’attuale proprietà.

Passiamo ora al caso in cui ti trovi di fronte ad un’auto che viene rivenduta da una concessionaria e sottoposta al regime fiscale dell’IVA. In questa circostanza la procedura sarà sicuramente diversa e la risoluzione di tutti gli adempimenti fiscali ti permetterà una rapida immatricolazione.

In questo caso l’unica cosa che devi conoscere è in quale modalità il concessionario vende le sue auto. 

Ti spiego subito cosa intendo. 

Le vetture, così come ogni altro bene, che provengono da un paese intracomunitario, devono essere vendute e acquistate al netto dell’IVA. L’imposta si pagherà successivamente nel territorio che ha importato il mezzo. Fin qui tutto è chiaro. Purtroppo però molti rivenditori del settore, ai fini dell’acquisto intracomunitario, potrebbero richiederti a titolo di cauzione l’anticipo dell’IVA secondo il loro regime (in Germania parliamo del 19%). 

Il pagamento di questa cauzione però non ti sottrae in alcun modo dal dover corrispondere l’IVA nel nostro paese. Questo pagamento purtroppo non potrà avvenire nella misura del 3% come differenza (22 % Italia 19% Germania), ma deve essere versata per intero e conteggiata ovviamente sulla base del prezzo netto di acquisto. 

Ti starai chiedendo “ma dove va a finire L’IVA del 19% che ho anticipato a titolo cauzionale?” Tranquillo!!! Ti verrà restituita dal rivenditore tedesco che però a tal fine potrebbe richiederti alcune attestazioni. 

In questa articolo ti sto risparmiando tutti i termini tedeschi, spagnoli o francesi che si utilizzano per identificare queste documentazioni. (puoi sempre contattarmi per avere maggiori dettagli)

Quello che serve sapere a te è quali sono i documenti che potrebbero essere necessari per il rimborso della tua cauzione.

Potrebbero richiederti :

1-L’attestazione dell’avvenuto pagamento dell’IVA effettuato in Italia attraverso il modello F24.

2-Il libretto di circolazione italiano che attesta l’avvenuta immatricolazione e quindi anche il versamento all’erario dell’imposta.

3-L’attestazione firmata che provi l’attuale posizione in Italia dell’auto.

Le tempistiche per ottenere il rimborso variano da rivenditore a rivenditore. Comunque ci vorranno più di 20 giorni, affinché tu possa rientrare in possesso della cauzione che hai versato per acquistare l’auto d’importazione.

Ricordati però che non sempre viene richiesto il deposito cauzionale, molti rivenditori decidono di vendere direttamente al prezzo netto per non sottoporre l’acquirente a un impegno iniziale eccessivo e che spesso demotiva all’acquisto. 

Infatti il versamento di questa cauzione potrebbe metterti nella condizione di dover rinunciare all’acquisto perché, al di là del fatto che ti venga restituita, potresti non avere la disponibilità di una doppia IVA provvisoria necessaria all’immatricolazione.

Non scoraggiarti.

Per poter comunque arginare questo problema del versamento cauzionale esiste una soluzione molto apprezzata soprattutto dai concessionari italiani che importano dall’estero.

Ti descrivo la possibilità di affidarti ad un intermediario commerciale e cioè ad un altro rivenditore tedesco, francese o spagnolo che sia, il quale, previo accordo contrattuale, compra l’auto nel suo paese e te la rivende al prezzo netto senza chiederti cauzioni.

Praticamente sto parlando delle concessionarie, chiamate tramiti, che svolgono il lavoro di supporto all’acquisto intracomunitario di autoveicoli, dietro il corrispettivo di una provvigione per l’intermediazione. Questo compenso da corrispondere per il servizio viene calcolato in percentuale crescente a seconda del prezzo netto che devi sostenere per l’acquisto dell’auto. Non ho mai visto tramiti applicare un importo unitario per tutti i tipi di auto.

Una cosa importante che devi sapere nel caso in cui decidessi di avvalerti di questa intermediazione è che la tua auto verrà comprata solo ed esclusivamente con i tuoi soldi e non si impegneranno mai all’acquisto fino a quando non avrai saldato la fattura che ovviamente sarà emessa al netto dell’IVA.

Ovviamente questa operazione comporterà di riflesso che l’imponibile su cui calcolare l’IVA da versare in Italia sarà più alto in quanto comprenderà anche la provvigione del tramite. Infatti in sede di immatricolazione dovrai presentare proprio la loro fattura.

Esistono numerose società di tramite che potresti scavare facendo una ricerca internet, oppure se hai fretta di procedere con l’acquisto e vuoi dei consigli utili puoi contattarmi, sarò lieto di aiutarti gratuitamente.

Una volta acquistata l’auto ne diventi proprietario a tutti gli effetti.

Si, anche io so che si tratta di un’affermazione fin troppo ovvia. Ma fai ben attenzione.

E’ proprio da questo momento che l’intera transazione assume particolarità diverse dall’acquistare in Italia. Essere il proprietario di un’auto che si trova in un altro paese ma che di fatto è ancora sconosciuta alla motorizzazione italiana implica che nessuno ti garantirà, d’ora in poi, il buon esito dell’acquisto.

Sei tu l’unico responsabile dell’auto e nessuno ti contatterà per aiutarti a completare l’operazione.

Quindi è giunta l’ora per te di metterti a lavorare seriamente e farla arrivare a casa il primo possibile. 

Il trasporto

Il costo relativo a questa fase ovviamente indispensabile, rimane una spesa variabile in quanto tutto dipende dalla distanza del tragitto e dalle modalità scelte per percorrerlo.

In effetti, come potrai notare, hai più possibilità per il trasporto della tua auto. 

Esistono vettori che utilizzano le cosiddette bisarche, agenzie che utilizzano dei driver, oppure potresti decidere di andare tu stesso a ritirare l’auto o eventualmente delegare direttamente la persona che potresti aver scelto per farti assistere nell’acquisto. 

Negli ultimi due casi, che promettono tempi più brevi, l’auto dovrà necessariamente essere targata in Germania attraverso le targhe provvisorie. Le uniche a permetterne il ritiro e la circolazione Europea. Qui è importante sapere che ogni zona della Germania segue regole proprie. Per cui in alcune regioni sarà facile ottenere questa targa e in altre regioni sarà più complesso.

Esistono anche agenzie online che possono provvedere a questa particolare necessità. Saranno loro che dietro compenso e delega faranno emettere a tuo nome le targhe provvisorie che spediranno direttamente al rivenditore che ti aspetta per il ritiro dell’auto.

Se invece vuoi optare per un vettore ti consiglio di ricercare in internet una solida società di trasporti. Quella che riesce a offrirti un buon prezzo e un tempo breve per la consegna. Oppure contattami e sarò lieto di consigliarti

Obiettivamente fin qui tutto sembra difficile ma posso assicurarti che con un pizzico di attenzione e intraprendenza anche tu puoi riuscire ad importare la tua auto. 

Il mio consiglio resta comunque quello di farti assistere da un bravo broker. Di sicuro col tempo e l’esperienza avrà già lubrificato i binari di queste transazioni, e saprà rendere più semplice e lineare la compravendita. 

È giusto avere dubbi e quesiti, ed è per questo che consiglio sempre un intermediario, anche se ti ricordo che non è indispensabile.

Ci siamo quasi.

La tua nuova e fiammante auto è arrivata a casa. Ora è il momento in cui ti devi solo concentrare a sbrigare tutte le pratiche affinché possa circolare in Italia. 

L’immatricolazione

Sei nella fase dell’immatricolazione, in cui ti devi attivare per rendere il telaio della tua auto svincolato e quindi libero di essere registrato nel nostro paese.

La prima cosa da fare è presentare la documentazione per richiedere il censimento del telaio e attendere che la motorizzazione riesca ad accertare l’esito positivo dello svincolo e quindi essere autorizzata a nazionalizzare l’auto.

Quindi procedi immediatamente ad assolvere gli adempimenti fiscali, versando l’IVA del 22%. Almeno fino a quando sarà questo il nostro regime di riferimento per l’imposta sul valore aggiunto.

Questa deve essere corrisposta attraverso il versamento del modulo F24, che comproverà sempre il pagamento di quanto dovuto all’erario.

Questo modulo, unitamente alla fattura di acquisto, devono essere presentati all’Agenzia delle entrate che sbloccherà il telaio e autorizzerà la motorizzazione alla registrazione dell’auto negli appositi registri. 

Solo in quel momento l’agenzia di pratiche auto a cui ti sarai rivolto e che avrà provveduto alla traduzione giurata dei documenti tedeschi, sarà in grado di ritirare le targhe e il nuovo libretto italiano, Questo descriverà tutte le caratteristiche della tua autovettura. 

Una volta ritirato il tutto sarai in grado di assicurare l’auto e pagare la tassa di circolazione (entro un mese). Ora puoi circolare a bordo della tua nuova auto.

I tempi utili a svolgere tutte le procedure che ti ho elencato sono molto variabili, perché ogni transazione ha le proprie caratteristiche. Diciamo che orientativamente in un mese dovresti completare il tutto. 

Come hai visto puoi procedere da solo all’acquisto di un’auto estera. Oppure potresti avvalerti di un un intermediario che ti garantirebbe comunque il buon esito della procedura e dei tempi sicuramente più brevi.

Ti ringrazio per il tempo che hai dedicato alla lettura di questo articolo informativo e ti auguro un buon acquisto.

Per ogni ulteriore consiglio ti invito a contattarmi  in modo del tutto gratuito. Nel caso che questo contenuto ti sia stato utile o pensi che possa essere d’aiuto a un tuo conoscente ti chiedo di condividerlo.

Enrico Parisi

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11 risposte

  1. Ho letto il suo sito, finalmente una persona competente che consiglia sull’acquisto auto in maniera chiara chi vuole comprare. I consigli sono risultati molto utili, il signor Enrico è veramente competente ed affidabile. Parlando con lui ho capito quanti raggiri ci possono essere e come evitare un investimento sbagliato. È stato gentilissimo, attento e molto paziente.

  2. Dopo aver letto il sito ho avuto la possibilità di parlare al telefono con Enrico, che dire persona professionale, preparata, disponibile. Tutti consigli sono stati utili, lo consiglio a tutti che hanno intenzione di acquistare un auto.

  3. Salve Enrico, vorrei delle delucidazioni sul mio acquisto di auto di importazione , già in mio possesso, che mi appresto ad immatricolare. L’auto e’ usata ed ha 20 anni.
    Ti ringrazio anticipatamente

    1. Salve Sandro, puoi contattarmi telefonicamente e vedo se riesco ad aiutarti. Il numero lo trovi tra i contatti. Grazie

  4. Buongiorno signor Parisi.
    Volevo ringraziare per la cortesia e la competenza con cui ha risposto a tutti i quesiti che ho posto per l’acquisto di una vettura usata di importazione dalla Germania.
    Ora mi sento molto più tranquillo ad andare dal concessionario.
    Grazie mille 👌 ancora e buona giornata.
    Domenico

  5. Salve mi scusi il disturbo se le giro dei documenti di un auto francese il libretto e la fattura d acquisto mi saprebbe dire se è iva a margine o si deve pagare l f24 grazie

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