Prima di procedere con l’acquisto è giusto verificare l’automobile scelta
L’acquisto di una nuova automobile è il risultato di un insieme di fasi importanti.
Individuare l’automobile giusta, ricercare l’automobile giusta e infine verificare l’automobile prima di concludere la transazione per l’acquisto.
Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente sei alla ricerca di informazioni utili a non incappare nell’acquisto sbagliato. Hai già individuato l’auto che fa al caso tuo e alla fine hai scelto quella che più si avvicina alle tue esigenze e gusto personali.
Ora non ti resta che comprendere se l’auto che hai scelto per te risponda realmente alle caratteristiche descritte dal venditore, e se esistono modalità per verificare l’automobile scelta. Verificare che non ti venga nascosto nulla che comprometterebbe il buon esito del tuo acquisto.
La prima cosa che devi fare come ho già spiegato in Ricercare l’automobile giusta, è contattare il venditore.
Nel caso ti trovassi di fronte a un concessionario e quindi ad una persona che vende auto per lavoro, dovresti essere già un passo avanti in fattore di sicurezza.
Innanzitutto per il fatto che sai dove tornare in caso di complicazioni future. Perché un rivenditore è comunque reperibile fino a quando non cessa la sua attività.
Inoltre non va tralasciato il fatto che una figura professionale dovrebbe includere garanzia nella vendita.
Ma come diceva il grande Totò “La prudenz(i)a non è mai troppa”.
Nel caso in cui il venditore è un privato allora ti consiglio di alzare l’asticella dell’attenzione. Ricordati che in questo tipo di acquisti non si è mai tutelati. Garanzia e reperibilità spariscono per effetto della compravendita tra privati. Quindi almeno che non si tratti di un privato che conosci o che ti è stato raccomandato, ti consiglio di fare attenzione.
Ma se ti trovi di fronte al venditore mascherato da privato e che più volte ho denominato squalo allora preparati ad accertare molte cose prima di considerare l’idea di acquistare la macchina.
Diciamo che fino a prova contraria tutti sono piuttosto affidabili. A volte un privato può essere meglio di rivenditore e uno squalo meglio di un privato.
Io non ho mai avuto grandi problemi a fidarmi delle persone, ma le tante transazioni trattate mi hanno portato a diffidare del diavolo che esiste in ognuno di noi.
Ma, bando alle ciance, cerchiamo di eliminare quante più incertezze possibili sull’auto che stai per acquistare. Qui ti propongo una lista di accertamenti utili a verificare l’automobile scelta prima di procedere all’acquisto.
- Accertamento documentale
- Controllo delle iscrizioni ipotecarie e della cronologia dei proprietari
- Analisi del chilometraggio dell’auto
- Controllo su possibili incidenti pregressi
- Accertamento sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie
Ti voglio premettere che a volte capita di riscontrare problematiche di cui sono ignari anche gli attuali proprietari. Ovviamente parliamo di automobili che hanno almeno due proprietari storici.
Accertamento documentale
(utile per verificare l’automobile scelta)
Una delle primissime verifiche da effettuare ancor prima di decidere se acquistare un’automobile riguarda la consultazione della relativa documentazione.
Nel caso di un tuo interessamento verso un’auto proposta con annuncio di vendita, ti consiglio di contattare l’attuale proprietario e richiedere quantomeno la copia del libretto di circolazione.
Infatti la disponibilità dei dati riportati su questo documento ti consentirà ti effettuare gran parte degli accertamenti che ti ho indicato nella lista.
Le verifiche ti concederanno la possibilità di valutare l’effettiva situazione dell’autovettura ed eventuali spese aggiuntive di prossima scadenza. Mi riferisco all’eventuale pagamento da sostenere per il bollo auto, per la revisione e per tutti gli interventi di manutenzione ordinaria.
Inoltre i dati riportati nel libretto potranno essere utili per un eventuale preventivo di spesa per la copertura assicurativa.
Controllo delle iscrizioni ipotecarie e della cronologia dei proprietari
(utile per verificare l’automobile scelta)
Ora che sei in possesso di dati utili come il numero di targa, il numero del telaio e il giorno di immatricolazione, potrai iniziare con quello che io ritengo essere l’accertamento principale da effettuare.
Richiedere una consultazione dell’archivio al P.R.A. ti consentirà di effettuare immediatamente alcune verifiche indispensabili per l’acquisto dell’auto che hai scelto.
Innanzitutto puoi accertare la reale sincronia dei dati presenti all’archivio e riportati sul libretto. Mi riferisco al numero di telaio e alla data di immatricolazione.
Come puoi ben vedere nella foto qui sotto al termine del documento puoi consultare il numero effettivo delle intestazioni e soprattutto l’esclusione di gravami iscritti.

In merito al numero di intestazioni voglio sottolinearti che non sempre si riferisce agli effettivi utilizzatori dell’auto. Tieni presente che anche i rivenditori rientrano tra le intestazioni ma non sono effettivi utilizzatori dell’automobile. Ne entrano in possesso e parcheggiano l’autovettura nei propri piazzali di esposizione.
Però il dato dell’ultimo atto trascritto ti potrà essere utile per la verifica che riguarda il chilometraggio dell’autovettura, come vedremo più avanti.
Analisi del chilometraggio dell’auto
(utile per verificare l’automobile scelta)
Una delle insidie che più lascia esitanti è il chilometraggio effettivo che registra l’automobile. Questa circostanza è stata affrontata anche da numerose inchieste giornalistiche.
Ma cosa potresti fare per ridurre al minimo questa incertezza?
Innanzitutto effettuare delle verifiche ancor prima di andare a vedere l’auto fisicamente.
La prima consiste nel ricercare, magari tra le foto dell’inserzione, la targa dell’automobile.
A volte, per una tecnica commerciale ormai diffusa e per un fattore di sicurezza, si tende a nascondere la targa.
Personalmente potrei giustificare questa occultazione in caso d’inserzione privata, ma sinceramente non riesco a giustificarla se siamo di fronte a un rivenditore.
Comunque sia, laddove riesci ad effettuare questo riscontro visivo sei ok, altrimenti potresti richiedere allo stesso venditore di inviarti preliminarmente copia del libretto di circolazione, anche solo della parte che riguarda dati tecnici e targa.
Una volta entrato in possesso del numero di targa e telaio dell’auto, puoi cominciare a fare le tue prime verifiche.
Controllo della revisione
La prima verifica riguarda la revisione dell’auto. Da qualche anno è diventato obbligatorio l’inserimento del chilometraggio registrato dall’auto al momento della revisione. Questo inserimento purtroppo non riuscirà a conservare invece il chilometraggio registrato nella revisione precedente.
Digita QUI per effettuare questa verifica.

Ora indica il tipo di veicolo che stai verificando e successivamente inserisci la targa. Ti apparirà la data e il chilometraggio registrato nell’ultima revisione effettuata.

Questi due dati informativi, aggiunti all’attuale chilometraggio dell’auto ti dovrebbero già dare delle indicazioni importanti.
Ovviamente questo non esclude la possibilità che precedentemente a queste registrazioni ci sia già stata la manomissione, soprattutto se il venditore non è unico proprietario.
Ora facciamo un esempio pratico
L’auto inserzionata a giugno del 2019 registra 100.000 km di percorrenza ed è stata immatricolata a maggio del 2014. Obiettivamente tutto lascia intendere che l’auto abbia percorso in questi cinque anni una media di 20.000 km l’anno.
In questo caso l’autovettura in questione ha subito una sola revisione, dopo i primi 4 anni dalla data di immatricolazione e cioè a maggio del 2018.
Rimanendo nell’esempio, dal controllo che fatto sul portale dell’automobilista, appare che al memento della revisione sia stato registrato un kilometraggio di 80.000 km.
In questo caso puoi dedurre che non ci siano state alterazioni della percorrenza stradale.
Tutto rientra nella normalità. Sei di fronte a un veicolo che dimostra il dato iniziale che avevamo dedotto, ossia 20.000 km annuali di media. Da maggio del 2014 fino a maggio del 2018 ha percorso 80.000 km ai quali vanno aggiunti altri 20.000 Km percorsi da maggio del 2018 fino alla data d’inserzione.
Rimaniamo sempre nell’esempio descritto ma cambiamo l’ipotesi del chilometraggio rilevato nell’ultima revisione.
In questo caso il chilometraggio registrato è di 95.000 km. Ora sei di fronte a una possibile manomissione, che però è stata eseguita in modo meno riscontrabile.
In effetti in questo caso specifico ciò che ti rimane è solo il dubbio, in quanto le registrazioni restano comunque lineari da un punto di vista della documentazione in possesso.
Dovrai cercare di comprendere il motivo per cui il proprietario di questa autovettura sia passato da una media regolare di quasi 20.000/25.000 km annui di percorrenza stradale per poi passare a 5.000 km dell’ultimo anno.
Se l’auto in questione è ancora di proprietà dell’effettivo utilizzatore dovrai provare ad accontentarti della spiegazione che ti fornirà per giustificare questa “anomalia”numerica.
Se l’auto è attualmente nella proprietà di un rivenditore o dello squalo di turno allora potresti trovarti di fronte a una vendita disonesta. (almeno che quest’ultimo non sia proprietario dell’auto da più di qualche mese)
In questo caso mancherebbero circa 20.000 km e spesso la necessità di procedere a questa decurtazione è volta ad abbracciare un bacino di consumatori molto più ampio.
Spesso di fronte al dubbio di una decurtazione anche minima ci si arrende allo stato ottimo dell’auto, che ci fa abbandonare l’idea di essere di fronte ad una proposta disonesta.
Potrebbe addirittura capitare di essere consapevoli di una decurtazione minima dei chilometri ma accettare comunque di acquistarla proprio per lo stato ottimo in cui si presenta.
Una considerazione essenziale
L’importanza di una probabile decurtazione, anche se minima e orientativamente apprezzabile in circa 20.000 km (esempio in valutazione), sta nella necessaria manutenzione ordinaria che deve essere eseguita per evitare problemi importanti al motore.
Mi viene da pensare alla manutenzione più importante della sostituzione dell’intero Kit di distribuzione. Solitamente questo intervento importante deve essere eseguito intorno ai 130.000 km o al compimento del quinto anno di vita.
Hai sicuramente compreso che se questa macchina, in ottime condizioni apparenti, ha davvero subito un abbassamento dei Km, ti troveresti ad effettuare la sostituzione del kit della distribuzione con un ritardo di circa 20.000 Km.
Sempre ammesso che l’auto ci arrivi indenne.
Ti starai chiedendo cosa puoi fare di fronte a questo dubbio.
Eseguire un secondo accertamento che comunque io farei a prescindere dai risultati del primo, anche laddove siano confortanti.
Oltre al chilometraggio riscontrabile dalla revisione obbligatoria esiste un’altra importante cronologia. Quella degli interventi effettuati in casa madre e quindi registrati.
Quindi non rimane che darsi da fare.
Hai richiesto copia del libretto come ti avevo consigliato?
Ok, allora procedi a contattare la casa madre e spiegagli che sei di fronte alla concreta possibilità di acquistare una vettura del loro marchio.
Confidagli di avere alcuni dubbi sulle condizioni attuali dell’auto e che vorresti conoscere se sono stati eseguiti degli interventi in casa madre.
I dati che emergeranno da questo controllo saranno molto importanti.
Se le vecchie proprietà si erano recate in casa madre per qualche aggiornamento o per far eseguire una manutenzione ordinaria, ne risulterà sicuramente la registrazione con l’indicazione del chilometraggio.
Rimaniamo nel nostro esempio e mettiamo l’ipotesi che ti venga comunicato che questa auto è stata richiamata 5 mesi fa per un aggiornamento della centralina previsto dalla casa madre. In quell’occasione venivano registrati 110000 km.
Beh! che dire hai scoperto il tranello. Magari sarai dispiaciuto per l’auto che tanto ti piaceva ma almeno così hai evitato guai futuri.
Anche laddove le verifiche ti abbiano confortato in merito al chilometraggio registrato dall’automobile ti consiglio sempre e comunque di farti rilasciare dal venditore, chiunque esso sia, una certificazione sui chilometri riportati al momento dell’acquisto.
Conservala in modo accurato. Ti sarà utile in futuro, anche quando sarai tu a doverla rivendere.
Controllo su possibili incidenti pregressi
(utile per verificare l’automobile scelta)
Spesso ci avvaliamo dell’assistenza di un nostro fidato meccanico o carrozziere per la verifica dell’auto che vogliamo acquistare.
Ma se non hai questa possibilità ti comunico che puoi comunque verificare se esistono incidenti pregressi dell’automobile che hai scelto di acquistare.
Però devo necessariamente spiegare meglio questa mia affermazione.
Attraverso un facile e veloce accertamento, che potresti richiedere al tuo assicuratore di fiducia, puoi verificare se esistono pregresse aperture di sinistro riferite ad una precisa targa.
Però va anche detto che l’apertura di un sinistro registrato non spiega le ragioni del sinistro stesso.
Anche la sola sostituzione di un parabrezza rotto o il ripristino dovuto ad un atto vandalico, laddove ne esisteva una copertura assicurativa, viene registrata come apertura di un sinistro assicurativo.
Ovviamente questa ipotesi fa perdere efficacia a questo tipo di verifica.
Io resto dell’idea che sapere è comunque meglio che non sapere.
La conoscenza dell’apertura di un sinistro ti metterebbe comunque nella posizione di voler verificare meglio le condizioni strutturali dell’autovettura.
Accertamento sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie
(utile per verificare l’automobile scelta)
Altro importante accertamento utile per verificare l’autovettura scelta, riguarda la cronologia delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, effettuate nel corso di vita dell’automobile.
Richiedi che ti vengano mostrate tutte le certificazioni che approvano gli interventi effettuati nel rispetto delle disposizioni della casa madre.
In base all’attuale chilometraggio dell’automobile che hai scelto di acquistare, dovrai confrontare tali certificazioni per appurare quanto meno le condizioni di manutenzione.
Ovviamente questa verifica ti sarà necessaria anche per calcolare gli eventuali interventi immediati e prossimi che dovrai affrontare in caso di acquisto.
Inoltre devi sapere che le relative certificazioni sulla manutenzione dell’automobile (anche future) sono indispensabili per il riconoscimento di un rimborso da parte della garanzia che viene attivata all’acquisto dell’auto.
Terminate tutte le verifiche dell’automobile scelta, dovresti essere in grado di stabilire se procedere o meno con l’acquisto.
Spero di esserti stato utile e mi rendo disponibile per ogni ulteriore informazione. Contattami gratuitamente.
Ti ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo. Ti chiedo di condividere nei modi che preferisci questo mio articolo per aiutarmi a crescere il mio blog.
Enrico Parisi
Una risposta
Veramente un ottimo articolo
Chiaro e dettagliato
Complimenti